Tutti i circoli hanno una "utilità sociale"!

di Michelino Piras*
Care compagne e cari compagni,
prendo atto, con stupore ed incredulità, della dichiarazione fatta domenica al CPN dalla compagna Imma Barbarossa per cui un circolo territoriale, di partito, composto del solo genere maschile è “privo di utilità sociale”. A mio modesto parere questa affermazione, oltre che essere priva di senso e testimoniante di una poco approfondita conoscenza della base del nostro partito, è offensiva verso la nostra comunità. Una comunità, di donne e di uomini, che affronta una fase complessa e dove, più di ieri, è necessario ed indispensabile il contributo massimo di tutti gli iscritti e di tutte le iscritte. Chi ragiona in questo modo non è, evidentemente, consapevole delle difficoltà che si incontrano in tanti territori ( e soprattutto nelle piccole realtà ) nel costruire e mantenere in vita un circolo. Credo sia indispensabile procedere con determinazione su un percorso politico, formale e sostanziale, che abbia come obbiettivo il riconoscimento effettivo della parità di genere. Questo percorso andrebbe seguito non solo nel nostro partito ma anche nella società.
Constato, però, che la sconfitta non ci ha insegnato niente, e mi chiedo per quanto tempo ancora si debba andare avanti per “slogan”,“settarismi” e “opportunismi” vari, perdendo sempre di più il senso della realtà e la conoscenza dei problemi reali. E’ ovvio che un’organizzazione ( qualunque essa sia ) politica, culturale o sociale tanto più riesce ad includere sensibilità diverse, ivi compresi entrambi i generi, tanto più riesce ad esprimere e concretizzare, con maggiore completezza, il proprio ruolo e la propria “utilità”. Ma l’utilità sociale di un’organizzazione di persone non dipende solo dalla composizione percentuale dei generi ma anche, e soprattutto, dalla qualità della proposta che avanza all’esterno, dall’utilità o meno della sua azione politica, sociale e/o culturale, dal grado di assottigliamento della differenza che intercorre tra il dire ed il fare ecc.. Vedete, il vero problema, oggi, non sta nel continuare a “darci la zappa sui piedi” stigmatizzando i circoli composti da soli uomini e proponendo regole coatte che costringono i compagni a tesserare le mogli, le figlie ecc , ma la vera domanda che dobbiamo porci è perché ci sono circoli con soli uomini? Perché in molti territori le donne non partecipano alla nostra attività politica? Io non ho la soluzione pronta e ho poche certezze ma credo che sia utile interrogarsi su questo. Ad ogni modo, mi sento di ringraziare tutti quei compagni e compagne, anche solo ( e forse anche disgraziatamente ) maschi o femmine, che ogni giorno e da anni militano in questo partito appassionatamente e che a questo partito, a questo progetto, hanno dedicato gran parte della loro vita! Per me, siano solo maschi o solo donne o entrambi, la loro attività è UTILE a noi ed è UTILE al paese e non la butterei, di questi tempi, via al macero cosi facilmente!Se dovessi ragionare come la compagna Imma ne concluderei che anche il Forum della Donne non ha utilità sociale, ma per fortuna io non ragiono in questo modo!
Un saluto affettuoso
Michelino Piras ( Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti/e )